MODULO DI STUDIO ITALIANO

Obiettivo

Suonare inseme come mezzo principale per l'insegnamento e la pratica musicale. 
Come utilizzare il repertorio musicale nazionale tradizionale, classico e non, nell'insegnamento e nella pratica musicale - musica da camera e di insieme, orchestra e coro.
La tradizione italiana viene storicamente esemplificata dal motto V.I.V.A. Verdi, connesso al momento storico risorgimentale, ma lo study pack spiega come il contributo delle tradizioni proprie di ciascun Paese possa dare un sensibile beneficio alla pratica e allo studio del suonare e cantare insieme.

Il metodo fiesolano: studio e pratica del suonare insieme (orchestra, musica da camera e di insieme, coro) nell'insegnamento musicale alla Scuola di Musica di Fiesole

La pratica del suonare insieme riveste un ruolo centrale nell'insegnamento e nella pratica musicale della Scuola di Musica di Fiesole. Tramite questa intensa attività viene nutrita la passione necessaria per perseguire l'obiettivo di approfondire lo studio di uno strumento musicale.

I giovani e giovanissimi che cominciano a studiare uno strumento presso la Scuola di Musica di Fiesole, iniziano immediatamente a suonare insieme, in complessi musicali più o meno numerosi. 
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https://drive.google.com/file/d/1DojRm9raaebX1mqhitvlFJhQo2yjclB7/view?usp=share_link

Il metodo tradizionale prevede una fase piuttosto lunga di studio dello strumento in una forma strettamente individuale, senza nessuna attività di gruppo. A Fiesole i bambini affiancano le lezioni individuali di strumento ad un'intensa attività di musica di insieme, iniziando da subito a suonare in un gruppo piuttosto numeroso di strumentisti di pari livello e, possibilmente, di età. Questo permette la condivisione delle difficoltà e del raggiungimento degli obiettivi, evitando buona parte degli abbandoni dovuti alla noia e alla solitudine.

Questa pratica viene sempre più ampliata nel corso degli anni, cominciando ad avere quanto prima esperienze di musica da camera oltre ad esperienze orchestrali e corali: tutta questa intensa attività 
agevola al contempo l'apprendimento delle conoscenze teoriche.
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https://www.youtube.com/watch?v=9XwxIVDO9UM

Il repertorio musicale utilizzato è in un primo momento composto principalmente da riduzioni e trascrizioni dal repertorio classico e popolare, con moltissime tracce musicali prese dal repertorio nazionale, classico, popolare e folclorico. L'utilizzo di detto repertorio contribuisce a rendere più riconoscibili le musiche da eseguire, agevolando di conseguenza gli obiettivi da perseguire nei gruppi musicali all'inizio del percorso di apprendimento.

Non appena le capacità strumentali rendono possibile affrontare i repertori originali, senza più bisogno dell'utilizzo di riduzioni e/o trascrizioni, diventa preponderante l'impiego del grande repertorio italiano, essenzialmente partiture del periodo barocco e classico, tramite le musiche di autori come (ad esempio) Vivaldi, Corelli e, soprattutto, Boccherini. Luigi Boccherini ha scritto una grande quantità di musica da camera molto bella e di 
difficoltà tecnica non eccessiva: essendo stato uno dei creatori del grande repertorio cameristico per archi, e archi e pianoforte, dove ha frequentemente utilizzato melodie e ritmi provenienti dalla tradizione musicale popolare italiana e spagnola, e a volte anche francese e austriaca, rende possibile affrontare con soddisfazione brani interi del grande repertorio musicale della musica d'arte. 
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Anche nella scelta della musica orchestrale da utilizzare, il grande repertorio italiano barocco e classico, più o meno famoso, diventa il centro delle partiture scelte. 
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Questo intenso, ma piacevole lavoro permette di raggiungere risultati notevoli, riuscendo a studiare e perfezionare anche musiche di repertori più complessi e difficili, arrivando ad affrontare partiture del grande repertorio sinfonico, fino a quello dei famosi operisti italiani, in primo luogo Verdi, dove poter coinvolgere anche solisti vocali e cori nello studio e nelle esecuzioni pubbliche, che sono da sempre parte integrante del percorso didattico fiesolano.

In questo modo la
tradizione italiana esemplificata dal motto V.I.V.A. Verdi, connesso al momento storico risorgimentale, riesce a dare un sensibile beneficio alla pratica e allo studio del suonare e cantare insieme. Ma allo stesso tempo, tutto il repertorio nazionale, colto e non, diventa la letteratura musicale utilizzata nel percorso didattico dei giovani e giovanissimi studenti di musica, contribuendo decisamente alla trasmissione del fare musica a una larga fetta di popolazione giovanile ed allo sviluppo e alla diffusione della pratica e dell'ascolto musicale fra i giovani, i loro amici e le loro famiglie.

Liitteet:

Crescendo molto Orchestra

Repertori musicali da utilizzare nel percorso didattico-formativo

Come indicato precedentemente, in una prima fase i principianti utilizzano un repertorio formato da riduzioni e trascrizioni dal grande repertorio classico e romantico, ma anche da musiche nazionali di origine popolare e folclorica. La riconoscibilità di quello che si suona riveste un'importanza fondamentale in questa fase iniziale di studio.

Si auspica quindi la scelta di partiture di musiche famose ed appartenenti alla tradizione musicale condivisa dei diversi Paesi. Questo potrà contribuire decisamente allo sviluppo della passione legata al suonare uno strumento e al suonare - e/o al cantare - insieme.

Questo è riferito sia alle esperienze orchestrali, sia a quelle di musica di insieme.

I risultati dell'abbinamento della pratica di insieme allo studio individuale, spronato dal desiderio di arrivare a suonare, insieme agli altri, le musiche da loro conosciute ed amate, sono veramente sorprendenti.

Gradualmente, con l'affinamento delle capacità strumentali e delle conoscenze musicali, si passa ad affrontare repertori originali, senza più la necessità dell'utilizzo di riduzioni o trascrizioni di sorta. 
In questa fase delicata, l'utilizzo di partiture del grande repertorio italiano barocco e classico permette un entrata graduale e piacevole "nel mondo dei grandi". In buona parte questo repertorio non richiede grandi virtuosismi strumentali, ma altresì una forte attenzione al dettaglio, all'intonazione, al ritmo ed allo stile. Compositori come Vivaldi, Corelli, ma anche come Boccherini e molti altri meno conosciuti donano un quantità quasi infinita di musiche utilizzabili in questa fascia intermedia di conoscenza musicale e strumentale.
Molte di queste musiche hanno forti riferimenti alla tradizione popolare e folclorica nazionale, italiana e anche di altri Paesi.

Rendere riconoscibile l'obiettivo di tanto lavoro tramite la scelta di repertori ispirati alle diverse tradizionali musicali nazionali, può diventare una chiave di svolta nella crescita musicale e culturale del giovane e delle loro famiglie.

Linee Guida dell'Italian study - IO1, IO5 IT

IO1

Best Practice Teaching Guide in Music Education

I giovani e giovanissimi che hanno voglia di studiare alla Scuola di Musica di Fiesole si trovano da subito a crescere nella conoscenza e consapevolezza musicale suonando insieme agli altri, sia in piccoli gruppi che in ensemble orchestrali, sviluppando una naturalezza nel suonare insieme che contribuisce in maniera decisiva allo sbocciare della passione musicale e strumentale.

Se in una primissima fase il repertorio musicale utilizzato è composto da riduzioni ed arrangiamenti di musiche conosciute e/o melodie tratte dal grande repertorio classico e romantico, appena possibile si passa al repertorio originale specifico per i differenti ensemble, partendo dal quartetto d’archi, per passare poi al repertorio cameristico con pianoforte e per i differenti strumenti. La base di questo repertorio è la musica del periodo classico, utilizzando in gran parte musiche di Boccherini ed altri autori del Settecento italiano, oltre a Mozart, Haydn ed altri grandi compositori che hanno avuto comunque strette connessioni con la musica italiana di quel periodo stilistico, visto il ruolo guida che la tradizione strumentale italiana ha avuto nella storia della musica, unito all’invenzione e perfezionamento degli strumenti musicali ad arco e del pianoforte avvenuto in Italia.

La crescita musicale dello studente si sviluppa seguendo due filoni di studio paralleli, ma contigui: musica strumentale e musica di insieme, dove si include sia la pratica cameristica che quella orchestrale e/o per larghi gruppi strumentali. Nel corso di diversi decenni di esperienze seguendo queste linee didattiche, i risultati maturati in termini di formazione di futuri musicisti professionisti che di amatori consapevoli ed attenti al patrimonio della musica d’arte sono eccellenti.

IO5 

Innovative pilot courses in Music Education - Advanced Level

Il modulo di studio a cura della Scuola di Musica di Fiesole prevedeva la pratica e lo studio di un repertorio cameristico ed orchestrale focalizzato sul repertorio italiano. La formazione dei docenti è stata effettuata tramite una piccola serie di lezioni tenute online dal prof. Petru Horvath e Riccardo Cecchetti, che hanno illustrato una pratica didattica consolidata negli anni nella scuola italiana, dove il suonare insieme, sia in gruppi cameristici che orchestrali, è parte integrante dello studio di uno strumento musicale. Cercando di sviluppare un rapporto naturale nel condividere il linguaggio musicale tramite il proprio strumento, sono iniziate in ogni Paese le lezioni di formazione in vista della mobilità in Italia che si è realizzata dal 2 al 6 maggio 2022.

Nel corso di queste intense giornate i ragazzi in mobilità da Finlandia, Lettonia, Spagna e Belgio, adeguatamente preparati dai loro professori, si sono integrati con i pari età italiani ed i loro ensemble strumentali e corali, contribuendo a creare dei significativi risultati musicali. Dopo tre giorni di prove orchestrali e corali, il quarto giorno si è tenuto un concerto orchestrale e corale tenuto da un gruppo di quasi 100 elementi che ha eseguito un repertorio di musiche italiane – Overture dall’Opera Attila di Giuseppe Verdi, e Valzer in fa di Verdi/Rota – e di altri paesi europei – Sinfonia di C. Bach e Valse Triste di Sibelius, insieme a brani dal repertorio corale italiano – Palestrina e Molfino. Il risultato artistico di questo concerto è stato molto apprezzato dal folto pubblico che ha assistito al concerto, tenutosi all’Auditorium Rogers di Scandicci (Firenze).
Link dalle prove orchestrali: https://fb.watch/n1fcCRLLBO/ 
La mattina seguente si è tenuto il concerto dedicato al repertorio cameristico, dove ensemble formati da giovani musicisti dei differenti Paesi hanno suonato insieme musiche di Boccherini – quartetti d’archi e quintetti pianoforte ed archi. Dopo questo concerto è seguito un ultimo momento di discussione fra tutti i partecipanti alle attività, dove è maturata la necessità di proseguire con il suonare insieme, ripromettendosi di esplorare la possibilità del continuare questa pratica sfruttando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie informatiche.

Questo si è realizzato grazie al fondamentale contributo degli amici belgi della “Academic door Muziek, Woord en Dans” di Bornem ed in particolare del professore Pieter Stas.

Dopo un’approfondita prova tecnica tenutasi il martedì 25 ottobre, il venerdì 28 ottobre 2023 un ensemble formato da una pianista collegata da Osuna (Spagna), un violino collegato da Bornem (Belgio) e un violino, una viola e un violoncello collegati da Fiesole (Italia), hanno concretizzato il suonare insieme a distanza ed in contemporanea, sotto la guida del prof. Riccardo Cecchetti, che ha fatto loro lezione dalla Scuola di Musica di Fiesole. Fino a poco fa suonare insieme a distanza era semplicemente impossibile, dato il sia pur minimo ritardo nella trasmissione del segnale via rete. Tramite l’utilizzo di un software open source, Jamulus, che lavora nel ridurre questo ritardo nella trasmissione del segnale, di alcuni microfoni esterni e buone, ma normali connessioni internet, questo sogno si è rivelato possibile.

Se la pratica del suonare insieme rimane un’attività che ha stretta necessità di condivisione in presenza, queste nuove concrete possibilità tecnologiche aprono a interessanti possibilità future.

Utilizzo delle nuove tecnologie nella pratica del suonare insieme

L'esperienza della pandemia ha portato all'attenzione di tutti la necessità dell'utilizzo delle nuove tecnologie per motivi di studio, lavoro e nella vita di tutti i giorni. Se era già riconosciuto l'utilizzo di software specifici per colloqui e/o riunioni a distanza, era praticamente sconosciuto l'utilizzo delle stesse tecnologie per attività musicali che, per definizione, si compiono dal vivo.

Esistono diversi software che rendono possibile lo svolgimento di lezioni musicali a distanza, a condizione di una buona e stabile connessione internet, utilizzo di microfoni esterni ed altre piccole accortezze, rimaneva impossibile il poter suonare insieme, essendo fisicamente a distanza. Anche la connessione di rete più veloce restituisce una latenza di rete che, sia pur minima, rende impossibile suonare insieme a distanza. Se un colloquio via web è fluido con una latenza fino a 40 ms, per suonare insieme la latenza dovrebbe tendere allo 0.

Alla luce della necessità di approfondire l'argomento e la pratica del suonare insieme, dopo i concerti del multiplier event in Italia del 5 e 6 maggio 2022, è stato deciso all'unanimità di esplorare la possibilità del continuare questa pratica sfruttando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie informatiche. Da allora è iniziato un lavoro di esplorazione delle possibili tecniche da utilizzare per la realizzazione di questo progetto.

In collaborazione con i partner belgi di A.L.C.H.E.M.I.A. della “Academie door Muziek, Woord en Dans” di Bornem ed in particolare del prof. Pieter Stas è stato possibile avere una bellissima ed affascinante esperienza di musica da camera a distanza, tramite l'utilizzo del software Jamulus (https://jamulus.io/). Questo programma è creato appositamente per annullare la latenza di rete e permette di suonare insieme pur essendo in diversi luoghi geografici.
Pur non essendo un programma di utilizzo intuitivo, le richieste tecniche per il suo impiego sono piuttosto basiche:

- una connessione internet veloce, ma soprattutto stabile (via cavo ethernet / non via WIFI) 
- cuffie / microfoni esterni (da microfoni USB a microfoni utilizzati con scheda audio esterna) 
- scaricare il programma dal seguente link https://jamulus.io/wiki/Getting-Started

Il programma musicale consisteva nel secondo movimento dal quintetto op. 57 n.6 per pianoforte, 2 violini, viola e violoncello, "Variazioni sulla ritirata militare notturna sulle strade di Madrid", musica di chiara origine popolare, ed anche sul Quartetto per 2 violini, viola e violoncello op.40 nr.4, ambedue i brani di Luigi Boccherini.
Sono stati coinvolti studenti da Italia, Belgio e Spagna (1 violino, 1 viola e 1 violoncello da Italia, 1 violino dal Belgio, 1 pianoforte dalla Spagna) e rispettivi professori e tecnici.

Martedì 25 ottobre 2022 dalle 10 alle ore 13 è stato realizzato un test per provare il collegamento ed il sistema, assicurandoci il corretto funzionamento e sistemando i livelli audio. Tutto ha funzionato piuttosto agevolmente, concludendo il test con soddisfazione ed in anticipo. 

L'esperienza vera e propria si è svolta venerdì 28 ottobre dalle 14 alle 18, con tutti presenti, studenti, professori e tecnici.

La lezione è stata tenuta dai professori Riccardo Cecchetti e Petru Horvath della Scuola di Musica di Fiesole, con la collaborazione del prof. Pieter Stas della Academie Muziek Woord Dans Bornem (Belgio). Gli studenti si sono alternati nei diversi brani, suonando diverse volte le differenti partiture e seguendo le correzioni musicali date. Il risultato è stato sorprendentemente efficace e bello. La sensazione di fare musica ed interagire con un ensemble che suonava insieme pur essendo a grande distanza è stata bellissima. La capacità di interagire facendo lezione, correggendo e suggerendo altre soluzioni artistiche e/o tecniche era quasi naturale e sicuramente fluida. 
Le indicazioni di utilizzo del software dicevano che il massimo della distanza tollerata al momento era di 800 km. La nostra esperienza, che coinvolgeva musicisti da Fiesole (Firenze) - Italia, Bornem (Anversa) - Belgio ed Osuna (Siviglia) - Spagna, andava decisamente oltre a questo limite. Dobbiamo dire infatti che suonando con musicisti dai tre diversi Paesi, il suono dalla Spagna aveva un leggerissimo ritardo, mentre era perfettamente sincrono fra Italia e Belgio, ma anche fra Belgio e Spagna, come fra Italia e Spagna. Ma, come si può evincere dal breve esempio allegato, questo ritardo era praticamente inavvertibile ascoltando la registrazione sonora.
Possiamo sicuramente affermare che l'esperienza è stata molto positiva, uno sguardo concreto verso il futuro e possibili soluzioni concrete attuali e indubbiamente future. Considerando i velocissimi miglioramenti nel campo telematico, si può affermare senza timore di smentita che questa modalità di esecuzione potrà essere fruibile ed utilizzabile nel prossimo futuro, soprattutto quando le necessità di contenimento della latenza di rete permetteranno l'utilizzo del segnale video, oltre che quello audio. 

Questa esperienza, successivamente ampiamente condivisa con gli altri partner di A.L.C.H.E.M.I.A. (Finlandia e Lettonia), è stata un momento significativo nel percorso del nostro progetto ed un segnale importante di come le nuove tecnologie possono e potranno diventare parte integrante del percorso didattico-formativo-artistico anche nel campo musicale.

Liitteet:

Piccolo estratto dall'esperienza di musica da camera a distanza