Brif_braf
Brif_bruf_braf
Brif, bruf, braf
Due bambini, nella pace del cortile, giocavano a inventare una
lingua speciale per poter parlare tra loro senza far capire nulla
agli altri.
- Brif, braf, - disse il primo.
- Braf, brof, - rispose il secondo. E scoppiarono a ridere.
Su un balcone del primo piano c'era un vecchio buon signore a
leggere il giornale, e affacciata alla finestra dirimpetto c'era una
vecchia signora né buona né cattiva.
- Come sono sciocchi quei bambi-ni, - disse la signora.
Ma il buon signore non era d'accordo: - Io non trovo.
- Non mi dirà che ha capito quello che hanno detto.
- E invece ho capito tutto. Il primo ha detto: che bella giornata.
Il secondo ha risposto: domani sarà ancora piú bello.
La signora arricciò il naso ma stette zitta, perché i bambini
avevano ricominciato a parlare nella loro lingua.
- Maraschi, barabaschi, pippirimoschi, - disse il primo.
- Bruf, - rispose il secondo. E giú di nuovo a ridere tutti e due.
- Non mi dirà che ha capito anche adesso, - esclamò indignata la
vecchia signora.
- E invece ho capito tutto, - rispose sorridendo il vecchio
signore.
- Il primo ha detto: come siamo contenti di essere al mondo. E il
secondo ha risposto: il mondo è bellissimo.
- Ma è poi bello davvero? - insisté la vecchia signora.
- Brif, bruf, braf, - rispose il vecchio signore.